Tra il 1983 e il 1984, nel 1950º anniversario della Risurrezione di Gesù, si tenne a Roma l’Anno Santo della Redenzione. Nel programma fu inserito il Giubileo internazionale della gioventù in prossimità della Domenica delle Palme: in quell’occasione trecentomila giovani provenienti da tutto il mondo giunsero in città, ospitati da circa seimila famiglie romane. Nell’occasione papa Giovanni Paolo II consegnò una croce di legno ai giovani per simboleggiare “l’amore del Signore Gesù per l’umanità e come annuncio che solo in Cristo morto e risorto c’è salvezza e redenzione”. Da allora presenzia alle veglie di tutti gli incontri internazionali e ha visitato decine di paesi in tutti i continenti.
Il 1985 fu proclamato dall’ONU Anno internazionale della gioventù. Giovanni Paolo II colse l’occasione per ripetere l’esperienza dell’anno precedente promuovendo un nuovo incontro, che chiamò trecentocinquantamila giovani, di nuovo la Domenica delle Palme. Nell’occasione il Papa istituì ufficialmente la “Giornata mondiale della gioventù“, da celebrarsi con cadenza annuale appunto la settimana precedente a Pasqua.
La prima edizione si svolse a Roma il 23 marzo 1986. In quell’occasione Giovanni Paolo II si rivolse ai giovani di tutto il mondo con la lettera Sempre pronti a testimoniare la speranza che è in Voi, dando quindi appuntamento a tutti per l’anno successivo non di nuovo a Roma, ma a Buenos Aires. Negli anni dispari l’incontro si sarebbe quindi svolto in una città del mondo scelta dal papa.
Da allora il dicastero vaticano incaricato dell’organizzazione e del coordinamento delle Giornate mondiali è il Pontificio consiglio per i laici, la cui “Sezione giovani” fu istituita a questo scopo nel 1985. Con lo scioglimento di questo Consiglio il 1º settembre 2016, le competenze sono state trasferite al nuovo Dicastero per i laici, la famiglia e la vita.